![]() |
![]() |
![]() |
Lo sguardo mio dal viso suo si sposta e sulle cose va,
si spande la mia fantasia, coprendo la sua realtą, e quello raccontava forse la sua storia, i suoi problemi e cosa ricercasse ora, ma io dov'ero, dov'ero, dov'ero io. Le forme grigie del passato, ormai me l'hanno insegnato, a cosa sia servito aver fatto e costruito, adesso domandava solo sensazioni, e lui rendeva invece le mie mani, che hai, che hai che hai. Ti avevo chiesto solo di toccarmi, gli risposi io, per risolvere il travaglio mio, gli dicevo io accarezzami, nell'oblio gettami, di parlare smetti. ..................................................................... E lui, povero caro, lui continuava a cercarmi, a domandarmi cosa c'era, cosa mi prendeva, capire non poteva, la sua virtł qual'era, tacere accarezzarmi e basta e invece lui che hai, che hai, che hai, che hai. Ti avevo chiesto solo di toccarmi, gli risposi io, per risolvere il travaglio mio, gli dicevo io, accarezzami, nell'oblio gettami, di parlare smetti. |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |